Martina
Ragozza, la giovanissima modella ed attrice nei video dei
seguitissimi iPantellas. Una modella simpatica, allegra, vivace,
attraente, seguita in Instagram da più di 140.000 follower, eppure
una personalità tutta sua, lontana dall’apparire, ma con il sogno
dello spettacolo…nascosto.
Oggi
incontriamo Martina Ragozza per un’intervista speciale. Uno scoprire
i lati oscuri di questa modella, al di la della bellezza.
Un’intervista che lascerà a bocca aperta.
Martina,
come ti sei costruita il lavoro sui social?
Io
ho iniziato seguendo tre profili di altrettante ragazze molto seguite
e cercavo di imitare le loro foto. Ho fatto cosi per una dozzina di
volte e mi sono accorta che le mie foto piacevano e avevano molti
like, iniziavano a contattarmi sulle pagine. Il mio profilo era
attivo. Se avevo anche solo 300 followers, erano 300 attivi. Ogni
giorno mi seguivano e commentavano, mi scivevano, quindi mi sono resa
conto che il mio profilo funzionava bene, piaceva e piace.
Ricordo che ho postato un video dove figuravo interista e quel video li ha spaccato di brutto, al punto da venire contattata dai iPantellas per collaborare con loro.
Ti
piace fare l’influencer?
Diciamo
che amo di più recitare. Ho iniziato da giovanissima a fare
recitazione e teatro e ho frequentato un corso di dizione
all’Università. Mi piacerebbe lavorare in radio o fare la
doppiatrice. Più che apparire mi piace lavorare dietro le quinte.
Piace a tutte stare davanti allo schermo e io sono quella rara a cui
piace stare dietro (Ride, Ndr).
Come
vieni contattata per fare un’ospitata o un servizio fotografico?
Oggi
funziona tanto Instagram. Mi inviano un messaggio con la proposta e
poi ci si sente telefonicamente, ma tutto parte molto dai social. Una
volta sono stata contattata direttamente su Wathsapp…non so come
avessero potuto avere il mio numero, ma è successo.
Sappiamo
che sei iscritta all’Università. Cosa stai studiando?
Comunicazione politica.
Tu
sei stata in America. Ti è piaciuta?
Più
che l’America, mi è piaciuta l’esperienza che ho fatto per quattro
mesi, come baby sitter. Ho conosciuto un’altra ragazza che mi ha
seguito in Costa Rica per due settimane, sempre a fare le baby
sitter. E’ stato un bel vivere, un altro mondo, un’altra visione.
Hai
detto che ti piacerebbe lavorare in radio, stai già facendo
qualcosa?
Ho
iniziato proprio adesso a seguire questo sogno, quindi non posso
ancora dire nulla. Diciamo che mi piacerebbe lavorarci. Ripeto, mi
piace lavorare con la voce, quindi radio e doppiaggio. Speriamo vada
in porto questo progetto.
Guadagni
con Instagram?
Si,
con le sponsorizzazioni, però io lavoro tramite un’agenzia di
produzione. Anzi, spero anche nel futuro di avere un programma di
cucina tutto mio.
Certo
che sei tutta particolare. Sei una bellissima ragazza che fa la
modella, è seguita sui social, potresti fare l’influencer anche con
il gruppo dei iPantellas ed invece ami lavorare in radio, fare la
doppiatrice o presentare un programma di cucina.
Si,
io amo cucinare. Poi io mangio vegetariano…vegano, però il pesce
non manca mai. Sono strana lo so.
Che
squadra tifi?
Io
sono interista.
Sei
interista?
Si,
si.
E
come la mettiamo che sei anche Miss Juventus Domo?
No, no (Ride, Ndr), il Miss Juventus Domo l’ho vinto nel 2015, come miss, ma io sono interistaaaaaa.
Hai
seguito Sanremo 2020? Quale canzone ti è piaciuta di più?
Mi
sono piaciute quella di Diodato e Albero Urso.
E
lo scandalo di Morgan e Bugo?
Ah…tutto
preparato. Erano sotto in classifica e hanno costruito tutto per far
parlare di Bugo, far parlare di lui, o avrebbe finito li.
Qual’è
la tua musica preferita?
Io
ascolto molto Hip hop e Regaetton.
Martina,
sei single?
Si.
Come
dev’essere un uomo per piacerti?
Diciamo
che mi piaciono i tipi dolci, un po’ riservati, coccoloni.
Bene,
adesso inizierà l’attacco dei followers calorosi. (Si ride, Ndr)
Grazie
Martina per questa bella intervista. Ci vedremo in futuro, magari con
te dietro il microfono di una radio.
E cosi Licia Nunez va al Grande Fratello Vip. Per lo meno ora potremo dire che un vero Vip c’è. Non un vecchio ricordo del passato, ormai smarrito nel dimenticatoio e portato in Tv per far galleggiare un programma, ma un vero Vip che a un programma può dare freschezza, vitalità, bellezza, interesse.
Licia
Nunez, la controversa Elena
Monforte della fiction di canale 5 “Le Tre Rose di Eva”,
varcherà la porta della casa più famosa d’Italia nella quarta
edizione del Gf Vip l’ 8 gennaio 2020.
Licia
Nunez, grazie al suo carattere forte e deciso, sarà un concorrente
di grande interesse. Non è da nascondere anche la sua forma fisica
sempre sotto gli occhi dei telespettatori. Licia Nunez ha iniziato,
non a caso, a lavorare come fotomodella già all’eta di 17 anni.
Successivamente si è data agli studi d’arte drammatica e negli anni
ha partecipato a trasmissioni come “Incantesino”, la soap opera
“Vivere” e al reality di Milly Carlucci “Ballando con le
stelle” assieme al ballerino Dmitry Pakhom.
Licia Nunez si prepara ad essere una delle concorrenti più votate del reality condotto da Alfonso Signorini. Dall’8 gennaio si aprono le sfide.
Sharon
Stone si iscrive sul sito d’incontri Bumble, ma viene vista come un
fake e dopo un po’ di segnalazioni il sito blocca il suo profilo.
L’attrice ha una reazione degna del suo eterno fascino.
Dopo
quasi trent’anni dal suo accavallamento di gambe in “Basic
Instinct” la sempre fascinosa attrice Sharon Stone non ha mai
smesso di illuminarci con la sua bellezza e la sua dolcezza nel
proporsi.
Dopo
due matrimoni alle spalle e tre figli, la sexy Sharon si è iscritta
al sito Bumble per conoscere e magari frequentare qualche bell’uomo.
Un segno particolare che l’attrice ha messo nel sito è quello che
l’uomo da lei cercato deve essere un uomo alto. E via che gli
interessati si sono fatti avanti a visionare il profilo della bella
donna, ma per la bellissima Sharon non dev’essere stato un fine anno
felice sotto questo profilo, infatti in molti hanno pensato che il
profilo fosse un fake: “Possibile che sia davvero Sharon Stone
quella presente su Bumble?” e cosi sono partite le segnalazioni
e la sua pagina è stata bloccata.
Appena
accortasi del blocco l’attirice non ha mancato di inserire un post su
twitter, datato 30/12/2019 con la sua lamentela:
“Sono andata sulla visita degli appuntamenti di Bumble e mi hanno chiuso l’account.Alcuni utenti hanno segnalato che non potrei essere io!Ehi Bumble, essere me stessa è un’esclusione? Che ne dici?
Paola Carrieri, balistica di primo ordine, Consulente Balistico dell’Autorità Giudiziaria e Consulente Balistico per Medici Legali in tutto il sud Italia. E’ ausiliario di Polizia Giudiziaria e collabora a diversi importanti casi in ambito penale; non ultimo è docente di balistica. Fresca di ritorno dalla premiazione che l’ha vista ricevere il premio “Investigation & Forensic Awards!”, riconoscimento alle categorie di professionisti del settore forense da StopSecret – Magazine Tv Eventi. Paola Carrieri è stata premiata come prima eccellenza italiana nel campo della Balistica Forense.
Una
professione, la sua, che il pubblico vede ed ama attraverso i film
cinematografici, dimenticando che i film stessi nascono grazie a
queste professioni meticolose.
Oggi
incontriamo Paola per capire meglio in cosa consiste questa sua
professione infinita e scoprire anche il suo lato nascosto.
Paola
spieghiamo prima al pubblico in cosa consiste il tuo lavoro?
Sono
un Balistico. Pertanto il mio lavoro consiste nella ricostruzione
degli accadimenti delittuosi interessati dall’uso ed “abuso” di
armi da sparo. Per spiegare in che consista il mio lavoro – seppur
per sommi capi – devo necessariamente parlare della Balistica.
Species del genus criminalistica,
è una peculiare tecnica dell’investigazione criminale,
probabilmente tra le più ardue delle scienze forensi. Complessa
scienza che studia il fenomeno di grevi proiettati da macchine termo-
meccaniche, in essa, convergono discipline eterogenee: medicina
legale, fisica, chimica, giurisprudenza, merceologia, etc. Di
conseguenza, discipline che il balistico necessariamente deve
conoscere ed applicare alla propria attività di indagine.
I
tradizionalisti, opportunamente, la scompongono in balistica interna
(studia i fenomeni fisici, chimici e meccanici nonché ogni elemento
che caratterizzi il ciclo dello sparo ed il moto del proietto
all’interno dell’arma sino alla sua uscita dal vivo di volata;
cosa non semplice se si consideri che si tratti di fenomeni
assoggettati a tempi brevissimi, un centesimo di secondo, gongolando
tra pressioni e temperature elevatissimi), esterna (attenziona ciò
che accade dal momento in cui il proietto abbandona il vivo di volata
ed attinge il bersaglio, atteso chè il centro di gravità del
proietto sia assoggettato ad “ostilità” imputabili a forza di
gravità e resistenza dell’aria) e terminale (quale condotta, quali
effetti riferibili al proietto che abbia attinto il bersaglio –
insomma, qualcosa di molto affine alla medicina legale se si
consideri che la stragrande maggioranza delle volte il bersaglio è
un essere umano – scrutando ogni singola variabile – struttura delle
superfici e dei materiali interessati, angolo di incidenza, velocità
di impatto, energia cinetica, morfologia del proietto, etc. -).
L’evoluzione
dei tempi, inoltre, ha comportato che, in ambito investigativo ed,
inevitabilmente, anche balistico, siano entrati in gioco moderni
software, tecnologie e ben più approfondite competenze in funzione
della comprensione, interpretazione, ricostruzione dei fenomeni di
interesse dell’autorità giudiziaria. Il che a tutto vantaggio
della ricostruzione delle dinamiche omicidiarie o, quantomeno,
delittuose, imponendo al balistico la presenza in sede autoptica e
nei luoghi interessati dagli accadimenti. Ed, infatti, l’attività
investigativa criminalistico-balistica assume un ruolo più che
determinante e spesso dirimente; intervenendo nei delicatissimi e
primissimi momenti dell’immediato successivo alla commissione del
reato, con l’onere di individuare la qualunque che abbia potuto
assumente un ruolo all’atto della commissione del fatto e di
garantire l’opportuna conservazione dei reperti al fine della
successiva attività di indagine in laboratorio ed utilizzo in sede
processuale.
All’uopo,
e cominciando più opportunamente a dissertare di balistica forense –
che assorbe la tradizionale tripartizione – nell’accezione di
declinazione delle scienze forensi, rientrano quelle indagini
finalizzate a comprendere tecnicamente e scientificamente il chi,
cosa, quando, dove e perché dell’accadimento. È suddivisa in
svariati ambiti: indagine identificativa di armi e matrice
costruttiva delle stesse; indagine comparativa di parti compositive
del munizionamento; identificazione di chi sia venuto in contatto con
un’arma, attraverso il rilevamento delle GSR; valutazione della
distanza dello sparo, mediante il rilevamento dei residui dello
sparo; ricostruzione delle traiettorie; esame cadaverico dei fori di
ingresso e di uscita nonché dei tramiti intracorporei; esame dei
veicoli o danneggiamenti su strutture immobili; esplosivistica;
ricostruzione della dinamica.
Vediamo
dalle tue pubblicazioni sui social che adori proprio il tuo lavoro.
Il pubblico si esalta quando ti vede accanto a foto di proiettili. Tu
ti senti più una Charlie’s Algels o una Thelma e Louise?
Dunque.
Se la memoria non dovesse ingannarmi, Thelma & Louise erano due
fuggiasche a corto di danaro, imbrigliate in relazioni con uomini
sessisti o “distratti”. No, non riesco proprio a sentirmi come
queste due povere donzelle. Piuttosto, gli Angeli di Charlie erano
qualcosa di spettacolare. O, perlomeno, ho questo ricordo abbastanza
vago. Dunque, mi sento piuttosto portata ad operare questa scelta
(obbligata). Vada per gli Angeli di Charlie. Alla fine della fiera,
erano tre donne-detective affascinanti, in grado di maneggiare
adeguatamente armi, istruite sui casi ed investite di incarichi
investigativi da una voce di un tal Charlie, in un contesto in cui i
protagonisti erano soprattutto uomini. E, del pari, sono una donna
che indaga, maneggio armi adeguatamente (sì pare), una qualche
autorità mi istruisce sui casi in relazione ai quali devo svolgere
indagini, conferendomi incarichi, operando in un contesto popolato
piuttosto da maschietti. Non credo sia poi un caso che tra le
Charlie’s Angels ci sia una biondina con gli occhi chiari…..
Cosa
ami di più del tuo lavoro?
Il
mio lavoro è in grado di sorprendermi. Ecco cosa amo. Non è
monotono. Ogni caso non è mai analogo ad un altro. E mi impone di
mettere in discussione la qualunque, perché in questo ambito 1 + 1
non fa necessariamente 2. Non è così scontato. Ed è in questo modo
che si giunge anche ad esitare ricostruzioni molto spesso
completamente difformi da quelle che in troppi ritenevano fossero
papabili. Avendo, ovviamente, il fondamento scientistico a supporto
del tutto.
Apprezzo
il maneggio delle armi, questo è più che evidente, altrimenti avrei
fatto tutt’altro nella vita. Ma maneggiare armi “cattive”, armi
che hanno ucciso e che sono tenuta a testare, esaminare,
dissasemblare, a conviverci per un bel lasso di tempo, annette alla
mia attività qualcosa di affascinante, certamente, ma al contempo
aleatorio, pericoloso. Nulla è reiterato, nel mio lavoro. Nulla si
ripete. Per via dell’approccio e dell’attività d’indagine
svolta, per la dinamica, per ciò che in fondo al cuore resta,
quando, ormai depositata la perizia o consulenza, ci si può
permettere di essere “umani”.
Grazie ai tuoi studi hai
avuto modo di collaborare con personalità di spicco della
criminologia?
Si.
Ho avuto modo di conoscere, dapprima per questioni formative (quando
ero fanciulla), e successivamente di collaborare con personalità
note al mondo della criminalistica , piuttosto che della
criminologia. Grandi che ho incontrato nel momento giusto della mia
carriera e che mi hanno trasmesso davvero tanto, sorprendendomi con
l’umiltà che è tipica davvero dei giganti. Taccio in merito ai
nomi, ma loro sanno perfettamente che questo passaggio è una
risposta pensandoli con affetto.
Ti immaginiamo sempre in
tuta mimetica o da agente speciale, ma come ti piace vestirti al di
fuori del lavoro?
Carissimo
Claudio, mi hanno denominata “il balistico sui tacchi a spillo”.
Un motivo ci sarà. Se è vero, com’è vero, che testo armi con il
tacco rigorosamente 12 , prova ad immaginare cosa io possa indossare
oltre il lavoro. Sono una Donna, mi piace essere tale. E femminile. E
sentirmi femminile.
Hai
un ricordo più vivido del tuo lavoro?
Ovviamente,
ne ho. Ed anche tanti. Magari incomprensibili ai troppi. Io credo che
il bene ed il male da cui questo mondo sia composto, siano due facce
della stessa medaglia. Amiamo e soffriamo, a grandi linee, nella
stessa maniera per gli affetti che perdiamo . Ricordo un uomo, appena
trentenne, bei lineamenti, quasi angelici. Era diventato padre da
poco. Di una bambina. Si stava recando al mercato del pesce, lavorava
lì e non si erano fatte nemmeno le sette del mattino. Era nel posto
sbagliato al momento sbagliato. E’ stato freddato mentre beveva un
caffè. Ah, la mala! Ricordo, poi, un altro uomo. Un po’ più in là
dei 30 anni. Con lineamenti abbastanza scolpiti, quasi incattiviti.
Era padre. Di più figli. A “modo suo”, eseguiva un lavoro. E’
stato freddato in un regolamento di conti. Eh già, la mala. Ora
ricordo le famiglie di entrambi, allo stesso posto sedute. Alla
stessa maniera disperate.
Hai un sogno speciale da
realizzare?
Per
tutti i sogni che mi frullano per la testa, credo che questa vita non
basti.
Purtuttavia,
il sogno al momento preminente è l’avere un erede. Non
necessariamente un figlio, non mi riferisco alla prole, che resta una
benedizione; ma un erede. Mi spiego meglio. Sogno che, da oggi a 100
anni, qualcuno, al di là di quelli che sono già i miei attuali
collaboratori, possa portare avanti il mio centro balistico. Che sia
un figlio o semplicemente un allievo, mi piacerebbe che il mio Centro
Balistico avesse un seguito.
Che musica ti piace
ascoltare?
Bene,
bene, considerando che misi piede in radio da giovanissma, ascolto
praticamente la qualunque. Al momento, però, prediligo qualcosa di
“sostenuto”, soprattutto quando non abbia il caffè a portata di
mano. In modo da potermi “caricare” a dovere.
Le tue
vacanze preferite?
Vacanze? Che sono? Si mangiano? Sarei scontanta se asserissi che le mie vacanze preferite son quelle che trascorro a casa mia? Con la spiaggia a due passi e la quiete di un paesino poco popolato. Giro fin troppo per lavoro. Quindi, appena posso, il mio relax è a casa mia. Oziando, cucinando, invitando gente. Però non ti nascondo che sto valutando un lungo viaggetto all’estero. Chissà!
Se dico :”L’Amore è…..”, cosa rispondi?
La
gente lo sottovaluta. Ad oggi, si ha l’illusione che chi non ami,
sia un “duro”. Un soggetto che non deve chiedere mai. Uno che si
basti da solo. Che se la sbrigi da solo. Che si organizzi il proprio
tempo libero da solo. E che poi si fa una festa a sorpresa da solo,
si sveglia la mattina di Natale da solo, si coccoli da solo, ceni da
solo, si addormenti da solo….Mah! Nella maggior parte dei casi,
nasciamo per un atto d’amore, dunque non comprendo tutto questo
voler apparire soli e forti. Chi non ama per “moda”, per par
condicio dovrebbe non essere nemmeno amato. Mi pare un giusto
equilibrio. Per me, l’amore è la mia famiglia. Concetto atavico.
Ma rivoluzionario, credo.
Cosa pensi del crimine? Ce n’è
ancora troppo?
Se
ce n’è ancora troppo? Beh, esaminiamo SOLO Il fenomeno della mafia
in Capitanata. La criminalità “disorganizzata”, un pò
come la camorra. Ma crudele. Esistono ben 28 clan….Welcome to
PUGLIA! In cima c’è la “Società”, la mafia dei
mitici anni ’80. Dapprima verticistica, da decenni ormai divisa in
diverse “batterie”. Il clan Sinesi/Francavilla, rivale dei
Moretti/Pellegrino/Lanza, per esigenze “logistiche” avrebbe
stretto un sodalizio con il clan Trisciuoglio/Mansueto/Prencipe; però
prima si sparacchiavano addosso. Il gruppo Francavilla, in contatto
con la criminalità organizzata di San Severo. E poi il clan
Trisciuoglio/Prencipe/Mansueto (in realtà, Mansueto è stato
ammazzato nel 2011, ma nessuno ha visto niente…) alleato con il
gruppo Romito. In realtà quello che una volta era il clan
Trisciuoglio/Prencipe coinvolto nella guerra del 2002-2003 con i
rivali Sinesi/Francavilla (la più cruenta delle 7 guerre di mafia
con 14 omicidi e 4 agguati falliti in 15 mesi), si è poi trasformato
dal 2006 nel clan Trisciuoglio/Tolonese.
Nell’organigramma
della «Società» c’è infine il clan Moretti/Pellegrino/Lanza
contrapposto ai clan Sinesi/Francavilla e
Trisciuoglio/Prencipe/Mansueto. Su Cerignola, opera il gruppo ex
Piarulli-Ferraro (Ferraro è morto in carcere anni e anni fa). E su
Cerignola dove opera anche il clan Di Tommaso (il capo-clan fu ucciso
anni fa e non si hanno notizie giudiziarie sull’attività del
presunto gruppo….e meno male!). Nel basso Tavoliere opera il gruppo
Gaeta; il clan Gaeta fu al centro dell’inchiesta «Veleno» del
settembre 2007 con circa 60 arresti e il processo che ha però
ridimensionato l’impostazione accusatoria: assoluzioni per mafia
(si parlava anche di ecomafia e di condizionamento della vita
amministrativa) e qualche condanna per droga e truffa all’Inps. E
sempre nel basso Tavoliere, ci sono il gruppo Masciavè e il clan
Gallone di Trinitapoli, che sarebbe attivo nel settore droga.
Su
Lucera opera il gruppo Tedesco, in guerra con il clan
Bayan-Papa-Ricci. Nell’alto Tavoliere operano: Salvatore ex
Campanaro,in sinergia con il gruppo Testa-Bredice, ex Palumbo
(Severino Palumbo fu ucciso nel 2015…e pure Campanaro) che mantiene
contatti i Francavilla, Testa/Bredice, Russi, DAloia/Di Summa,
operante soprattutto nella zona di San Marco in Lamis, al pari del
gruppo Cursio/Padula originario di Apricena. Sul Gargano labbiamo
il gruppo Alfieri/Primosa/Basta, il clan «Libergolis (la cuo potenza
egemone è stata ridotta a seguito del maxiprocesso alla mafia
garganica) di recente “bisticcia”con il clan Romito di
Manfredonia, prima suo alleato.
E
poi, e poi…il gruppo Romito (uscito indenne dal maxi-processo alla
mafia garganica con una serie di assoluzioni, i gruppi Gentile,
Ricucci, Notarangelo, (Angelo Notarangelo «cintaridd’» fu ucciso
in un agguato di Mafia alle porte di Vieste nel gennaio 2015),
Frattaruolo, Prencipe. Tra San Marco in Lamis e Rignano
opererebbero il gruppo Martino ed rivali Di Claudio-Mancini. Ed il
clan Ciavarrella. Penso di averli menzionati tutti…. Ce n’è
ancora troppo?
E sulle violenze alle donne?
E’
qualcosa di semplicemente aberrante. Non ripeterò slogan da più
parti ventilati. Credo che ad oggi viviamo in una società che vanti
un elevato sommerso di casi di violenza agita su donne. Donne che
spesso si sentono inadeguate, non solo per ciò che vivono ma anche e
soprattutto per il fatto che vengano lasciate sole. E non solo dalle
istituzioni. E’ impensabile che queste donne siano completamente
sole. E che nessuno, tra parenti ed amici , si renda conto
dell’inferno che la donna viva. Inoltre, i numerosi fatti di
cronaca, rendono noto che anche tra le vittime che avevano
denunciato, non si è affatto agito in tempo. Ma resta il fatto che
la denuncia è l’unico strumento per chiedere aiuto! Per esaminare
il fenomeno in prospettiva della mia competenza, è risultato che
l’uso di armi da fuoco sia semplicemente secondo all’uso di armi
bianche. Probabilmente perché, nella disponibilità dell’offender,
hanno un maggiore effetto intimidatorio, un distacco dalla vittima
ed, in alcuni casi, l’utilizzabilità contro l’offender stesso.
La pressione sul grilletto “abbrevia” drammaticamente e
drasticamente il percorso tra ideazione d’attuazione, non consente
sufficienti tempi di riflessione nella fase istintiva ed emotiva.
Resta inoltre il fatto, altrettanto drammatico, che le vere vittime
di violenza restino anche vittime di altre donne che si travestono, a
loro volta, da vittime, ma di fatto sono false vittime di violenza.
Paola
ti ringrazio per questo meraviglioso viaggio nella tua professione e
in parte nella tua vita, diciamo cosi…..più serena.
Ecco i suggerimenti per una giovane generazione sempre alla moda
Passata la stagione estiva, poco generosa, sotto l’aspetto metereologico, ma che ci ha dato comunque modo di svestirci per un pò, chiediamo ora consiglio a Sonia Salvetti, anno 1987, stilista ed estetista presso la Secret Estetica di San Giovanni Bianco, su come vestirci nei mesi freddi che sopraggiungono.
Come ogni anno la moda segue le sue stagioni e di norma sono le giovani ragazze a cercare e creare la moda commerciale, cercando fra i negozi il vestito serale più adatto per un posto al chiuso o una passeggiata all’aperto, ma seguendo sempre uno scopo: l’eleganza ed un pizzico di sensualità.Ecco che gli stilisti e gli estetisti sono la parte essenziale del crearsi un proprio modo di vestirsi, con un abito abbinato a diversi gioielli, oggetti, o semplicecemente dare luce alle proprie unghie, alla propria pelle. Insomma:…l’eleganza non ha fine.
Sonia, tu sei una giovane stilista e estetista, quindi una figura perfetta per consigliare le giovani ragazze nel come affrontare i mesi freddi che ci aspettano. Ci racconti come ti sei avvicinata a questo lavoro?
Alle giovani ragazze per affrontare i mesi freddi consiglierei un look schick ,semplice e colorato, il nero è elegantissimo e si adatta a molte occasioni, ma per le teeneger quel colore lo trovo out. Il mio lavoro è l’estetista, lavoro da due anni nel mio centro estetico, tutto è iniziato circa 7 anni fa, quando dopo aver perso il lavoro, ho deciso di riprendere in mano i libri, ho studiato per tre anni, conseguito l’attestato, lavorato, fatto stage e poi con l’aiuto dei miei genitori ho iniziato la mia attività.
Creare vestiti invece è sempre stato il mio hobby, sin da piccola vedevo mia mamma cucire, adoro creare, inventare nuovi capi da un semplice pezzo di stoffa, mi affascina , con una minima spesa riesco ad essere sempre alla moda, così il 19 giugno mi è stato regalato, un blog con wordpress, con il mio dominio www.soniasalvetti.it per mostrare le mie idee di moda, le mie unghie e make-up
Uomini e donne sono sempre più spesso ospiti dei centri di bellezza. Come sono cambiate nel tempo le loro richieste? Oggi cosa viene richiesto di più?
Le richieste dei clienti sono cambiate moltissimo, prima il pubblico maschile frequentava poco i centri di bellezza, se non per la presenza di lampade solari, negli ultimi anni anche ai maschietti piace prendersi cura di loro stessi, prediligono soprattutto massaggi, gli sportivi e non solo, richiedono molto le depilazioni, le prime volte hanno timore, quasi vergogna a fissare l’appuntamento, ma il tabù sta svanendo e prendersi cura del proprio corpo è diventata una priorità! Il pubblico femminile, sebbene prima privilegiava la depilazione ,adesso preferisce rilassarsi, concedersi tempo per staccare la spina, da lavoro, figli, famiglia con trattamenti viso, corpo, massaggi anticellulite e manicure con applicazione di smalto semipermanente.
Sia gli uomini che le donne sono molto attenti ed informati, leggono riviste, navigano in internet, insomma il cliente del 2014 è molto esigente!!
Cambiano le stagioni e……cambiano anche i colori della moda?
Con le stagioni cambiano moltissimo anche i colori, se in estate si prediligono toni accesi, nella stagione invernale ritornano di moda tinte scure, i colori neutri, fantasie colorate su basi nere e motivi geometrici.
Quest’anno di tendenza il blu, è stato il colore più amato nella stagione estiva 2014 e ci accompagnerà per tutto l’inverno 2015, il rosso, molto sexy e il verde che ha dominato la primavera 2013. Per le unghie non passa mai di moda, il bordeaux ed il nero!
Abbiamo visto una galleria delle tue creazioni, molto semplici e anche sensuali. Seguono il corpo in maniera perfetta. Cosa consiglieresti di indossare ad una ragazza per una serata con gli amici, in questo periodo?
Per le ragazze propongo 3 look diversi. Per le più semplici, giovani che non portano tacchi, suggerirei un miniabito con taglio liscio, una calza coprente, uno stivale , un cappottino , pochette, un bracciale bon ton trucco leggero.
Per quelle che adorano i tacchi: una gonna a ruota must 2015, abbinata con una camicetta aderente, un giacchino corto, decolletè tacco altissimo, pochette, cappottino nero, collana lunga con ciondolo a medaglia. Trucco Smokey Eyes.
Per chi non ama i primi 2 tubino bordeaux, tronchetto nero con tacco alto, mini-bag nera, e eco pelliccia di gran moda per il 2015, orologio gioiello trucco occhi con eyeliner.
La scollatura non ha tempo?
La scollatura non ha tempo se portata con grazia! Gli abiti con scollo generoso sul seno sono molto sexy per la sera, ma indossati nel modo giusto, senza entrare nel volgare, con un “ petto” troppo abbondante o senza reggiseno sarebbero eccessivi, ogni abito può essere” calzato” solo se adatto al corpo che lo mostra.
Anche vestiti con apertura sulla schiena possono risultare out se portati in modo sbagliato.
E’ vero che l’umore cambia spesso il modo di vestirsi, di truccarsi, di farsi vedere. Vivi questo nel tuo lavoro, con i tuoi clienti?
L’umore cambia sia il modo di vestirsi che quello di truccarsi io vivo tutti i giorni questo con i miei clienti, per fatti accaduti in famiglia, problemi, figli o semplicemente questione di meteoropatia, quando vedo questo cerco però di consigliare il meglio, e convincere la persona a optare per tonalità diverse da quelle scelte.
Qual’è il tipo di vestito che prediligi indossare o creare? Completo di accessori e scarpe adeguate.
Il vestito che prediligo in assoluto creare ed indossare è il tubino, un vero must , quello che non dovrebbe mai mancare nell’armadio di una donna!!
Molto camaleontico con il cambio degli accessori si adatta ad ogni situazione, in varie tinte, vari tessuti , abbinato sicuramente ad una scarpa tacco alto, per la sera, con pochette, un semplice ,intramontabile bracciale Tiffany e trucco smokey -eyes;
mentre per il giorno consiglio borsa a mano, make up leggero e bracciali tipo Cruciani.