Un cavallo bianco
bussava alla tua porta,
tu che lo spiavi
pensavi di esser matta,
ma lui erano i tuoi sogni:
bianchi come il latte,
dolci come stelle
e adesso lì da te.
Tu avevi paura
ad aprire quella porta,
ma il cavallo bianco
ti era entrato dentro,
dentro a quel tuo corpo
per troppo tempo al chiuso.
Non aver paura
di guardare il tuo cavallo;
apri quella porta, guardalo negli occhi…
…ops…non sei più nella tua casa,
ma in galoppo in “Paradiso”.